Più famoso di qualsiasi pop star che si rispetti è lui: il bonus 80 euro. E’stata una vera e propria rivoluzione che ha scatenato reazioni varie ed eventuali nel popolo italiano e, a titolo informativo, è giusto dire che questo “regalino” ce lo ritroveremo anche nel 2017 in tutto il suo splendore.
Chi può beneficiare del bonus 80 Euro?
La cosa bella del bonus 80 euro è che è un regalo, gli mancano solo fiocchi e fiocchetti.
La cosa brutta è che, più spesso di quanto si possa pensare, è un regalo da restituire, cerchiamo di capirci qualcosa.
Esistono precise indicazioni in merito a chi è beneficiario del bonus:
tutti coloro che posseggono un reddito complessivo tra gli 8.000 euro e i 26.000 euro lordi annui.
Tra i beneficiari è bene ricordare che, oltre ai classici dipendenti, il bonus spetta anche a:
- soci lavoratori delle cooperative
- disoccupati che percepiscono indennità di disoccupazione
- lavoratori in mobilità e cassa integrazione
- titolari di borse di studio e assegni di formazione
- lavoratori socialmente utili
- titolari di contratti a progetto e co.co.co
Cosa si intende per reddito complessivo?
Esistono varie tipologie di reddito:
- da lavoro dipendente
- dal possesso di immobili e/o terreni
- da immobili fittati
- ecc…
L’insieme di tutti questi redditi forma il reddito complessivo.
Quando il bonus 80 euro deve essere Restituito?
Il bonus viene restituito a fine anno più volte di quanto si può immaginare, eccone i motivi:
- in un anno lavorativo sono molte le cose che cambiano in busta paga e sia nel caso in cui il reddito da lavoro dipendente superi i limiti per il bonus sia che vada al di sotto, il bonus dovrà essere restituito in sede di conguaglio
- il datore di lavoro è a conoscenza solo ed esclusivamente del nostro reddito da lavoro dipendente quindi, nel caso in cui percepissimo altri redditi, il nostro reddito complessivo aumenterebbe rischiando, così, di uscire dai limiti reddituali previsti dalla legge
Come si ottiene il bonus?
Il bonus viene riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro in busta paga in base ai redditi di cui è a conoscenza.
Vanno comunicate al datore di lavoro le seguenti situazioni:
- cambio di lavoro nel corso dell’anno
- la presenza di altri redditi oltre a quello da lavoro dipendente
- lavoro discontinuo nel corso dell’anno
Si può richiedere di non percepire il bonus?
Nel caso in cui si abbia la certezza di non rientrare nei limiti di legge previsti per beneficiare del bonus, è bene chiedere di non inserire il bonus in busta paga mediante la compilazione di un apposito modulo da richiedere direttamente al datore di lavoro. In alternativa dovrai optare per un prestito personale. Esistono diversi siti specializzati, ricchi di informazioni. Ti consigliamo su tutti il sito dedicato al fisco ed ai prestiti eticambio.it
La base di calcolo per il bonus 80 euro è il reddito complessivo annuo, il totale del bonus viene poi suddiviso per i 12 mesi dell’anno ( se si sarà svolto un periodo lavorativo inferiore ai 12 mesi il bonus verrà rapportato ai mesi lavorati).
Ecco una panoramica degli importi annui:
- da 8.000 a 24.000 euro: € 960
- 24.500 euro: € 720
- 25.000 euro: € 480
- 25.500 euro: € 240
- da 26.000 euro in poi: 0
Il bonus 80 euro è un regalo a tutti gli effetti ma, occhio al reddito, se non avete la certezza di rientrare in questo regalo è preferibile rinunciare per non avere brutte sorprese a fine anno perché, poi, andrà restituito per intero.
Fai parte di quella categoria di dipendenti che hanno restituito il bonus? L’hai scoperto in sede di dichiarazione dei redditi?